Oggi vi raccontiamo la storia di una paziente, che oramai è quasi un’amica e di come ha sviluppato inconsapevolmente l’ossessione per il cibo. La seguiamo da 2 anni e vogliamo raccontarvela per trasmettervi qualcosa in più sui famigerati disturbi del comportamento alimentare. Per privacy le attribuiremo un nome di fantasia, la vogliamo chiamare AURORA, perché in qualche modo ci dà l’idea della rinascita.

Aurora si presenta da noi 2 anni fa disperata perché è ingrassata improvvisamente e senza neanche accorgersene aveva messo su 7 chili. Aurora prima di allora era sempre stata normopeso, molto sicura di sé e quel minimo rotolino, femminile e fisiologico, sulla pancia non l’aveva mai notato, non era attenta alla sua alimentazione perché non ne aveva mai avuto bisogno. Ad un tratto arriva un momento di forte stress, la separazione dei suoi genitori che lei stenta a riconoscere come sofferenza che a ruota le causa una serie di problemi psicosomatici. A causa dello stress perde qualche chilo ma appena ritrovato l’equilibrio ecco qui che il suo corpo inizia a trattenere qualcosa in più ed inizia ad ingrassare. Non avendo mai prestato eccessiva attenzione al suo corpo Aurora neanche se ne accorge finché un giorno decide di smettere di fumare. Passano un paio di mesi ed arriva a quota +7 chili. Le persone, chi in buona fede chi no, che raramente si fanno due domande prima di dar aria alla bocca, iniziano a chiederle se fosse incinta, a cosa fosse dovuto quell’aumento, persino la madre ogni volta che la vede inizia a dirle che è tonda, che dovrebbe dimagrire. Ci teniamo a precisare che Aurora nonostante il +7 chili è sempre rimasta normopeso.

Le osservazioni delle persone portano Aurora a non vivere più bene il suo corpo e da lì ha inizio il calvario.

Arriva da noi con un BMI nella norma ma una distribuzione del grasso evidentemente non omogenea. Quei 7kg li aveva messi interamente sull’addome e se pur lei fosse definibile normopeso oggettivamente quel grasso addominale era molto visibile. Decidiamo di stilare per lei un piano ipocalorico ma bilanciato. Aurora segue la nostra dieta per 5 giorni a settimana ma il weekend inizia a sfogare le sue ansie, le sue paure e le sue insicurezze sul cibo cadendo in vere e proprie abbuffate. Aurora non sente più il senso di sazietà, non sente più i sapori, non mangia per fame ma mangia per liberarsi. Il weekend lo passa a mangiare pizze, patatine, gelati, cornetti e hamburger. Ovviamente questo le impedisce di perder peso in quanto per quanto possa essere rigida durante la settimana un weekend così le è sufficiente per recuperare il tutto. Passa il tempo e la frustrazione di Aurora per il suo corpo aumenta. Aurora sente di fallire. Nonostante i weekend totalmente liberi lei si sente a dieta, sente di privarsi, sente di controllarsi ma non vede i risultati. Inizia a pesarsi tutti i giorni, abitudine a lei nuova, fino a 2 mesi prima se le avessero chiesto quanto pesava neanche ne era consapevole. Aurora inizia a guardarsi allo specchio da vicino ed analizzare ogni minima rotondità. Si tocca continuamente la pancia, controllando quanto grosso è il suo strato di grasso addominale. Concentra tutte le sue attenzioni sul suo peso, che diviene una priorità. Ed è proprio in questo mare di ansia, frustrazione, non accettazione e fallimenti che decide di far da sé. Non vediamo più Aurora per 9 mesi. Ha deciso di iniziare a fare palestra finalmente ma ci va 5-6 volte a settimana e decide di ridurre la nostra dieta al minimo sindacale. Impara a fare a meno dell’olio e a tagliare totalmente i carboidrati.

Questa volta essendo entrata in una vera e propria ossessione per il cibo Aurora ce la fa, non sgarra più, ed anche quando si concede un piccolo sgarro è controllato e sempre bilanciato. Arriva così ad assumere circa 1300kcal ed allenarsi in modo furibondo. Ovviamente inizia ad avere qualche risultato ma alla lunga anche questo approccio è fallimentare. Fa continui su e giù con il peso ma riesce a perdere alla fine circa 5kg. Il problema è che Aurora non si ferma, Aurora continua a vedere quel rotolino che una volta accettava e definiva anche sexy, ma oggi no, oggi è la sua sfida, oggi è lo specchio della stima che lei può avere per se stessa, deve togliere quello per potersi accettare o forse per farsi accettare. Questa dieta la manda avanti ancora per molto tempo con zero risultati, senza perder grasso ma il corpo prima o poi manda i suoi segnali. I cicli di Aurora iniziano a divenire sempre meno abbondanti, lei ignora questi segnali perché crede che non essendo dimagrita sicuramente il suo corpo sta bene così, non ha bisogno di più energia. In fondo se necessitasse di più energia sarebbe dimagrita no? Lei sapeva di doversi fermare ma non voleva, si rifugiava in scuse differenti: sarà il cambio di stagione, lo stress, il lavoro… TOGLIETEMI TUTTO MA NON LA MIA DIETA.

Per Aurora il cibo era oramai un’ossessione, troppo difficile rinunciare. Va avanti così per circa un anno.

Sicuramente per Aurora contare le calorie, far girare le sue giornate intorno al cibo, allo sport e focalizzarsi sul grasso era un modo per non pensare ad altro. Per non pensare ai buchi neri che la separazione dei suoi gli avevano lasciato, alla perdita dei punti di riferimento, alle sue paure. La sua dieta era un rifugio.

Arriva un giorno però in cui inizia a parlare di figli con il suo compagno. La vita a volte è beffarda perché Aurora entra in amenorrea. Il ciclo non viene più, la situazione si protrae ed è qui che rivediamo Aurora.

Purtroppo, se pur aiutati da psicologi specializzati nel campo, è stato difficile far capire ad Aurora che c’era qualcosa che non andava, che il suo corpo necessitava di altro ma alla fine ce l’abbiamo fatta!

Oggi scriviamo questo post perché Aurora finalmente si PIACE. Il suo peso non è calato ancora ma lei si è accettata. A distanza di pochi mesi il ciclo è tornato ed AURORA oggi aspetta una femminuccia.

Perché vi abbiamo raccontato questa storia? Come avrete potuto notare qui non si parla di anoressia o di bulimia. Il messaggio che vogliamo trasmettervi è che il comportamento disturbato non è solo arrivare a pesare 40kg o indursi il vomito dopo un’abbuffata. È un comportamento disturbato anche l’ossessione per il cibo, il vivere in sua funzione e in funzione del proprio peso corporeo. Molte persone si privano di cene in compagnia pur di non cadere in tentazione, non mangiano da amici e parenti perché non possono pesare i loro alimenti… tutto questo non è semplice attenzione per il proprio benessere. Si è vero, forse non è un vero e proprio disturbo del comportamento alimentare, ma è un atteggiamento border line che va preso in tempo. Molte storie non finiscono come quella di Aurora, fortunatamente lei è stata lungimirante e l’amenorrea ed il desiderio di una famiglia l’hanno in qualche modo salvata ma non finisce sempre così.

Nutrirsi in modo attento è sacrosanto ma gli eccessi non sono mai auspicabili!